Il Natale in montagna
Un capitolo a parte sarebbe da dedicare alle tavole di Natale a tema montagna. Se avete la fortuna di passare il Natale in montagna infatti, non potete perdere l’occasione di allestire la vostra tavola con questo tema specifico che io amo alla follia, in quel caso per la mia tavola apro le porte agli scozzesi, alla lana , alle pelli e naturalmente al legno! Personalmente amo i tessuti di buona qualità, e per questo anche a tavola vado in cerca dei più bei tessuti di tradizione come gli scozzesi di pura lana prodotta in Inghilterra, i Tweed irlandesi, i Loden tirolesi! Ahhh che magia… E poi utilizzo pelli di mucca o di montone per i segnaposti, palchi di cervo per il centrotavola (quelli che i cervi cambiano stagionalmente!). La mia dispensa è molto fornita di piatti e ciotole in legno scavato e tornito, da abbinare a pesanti terrecotte. In montagna è bellissimo anche il peltro, da noi in Italia è ancora lavorato in modo artigianale e ha un colore e una brillantezza satinata che a volte trovo più elegante dell’argento.
Su una tavola così di carattere, apparecchiata con le lane scozzesi e i loden , vedrei benissimo l’abbinamento di tovaglioli in lino di varie sfumature di verde, pruno o ruggine e legno e perché no anche di tovaglioli di impalpabile garza di lino con le ruches. Se pensate ai costumi tradizionali, avete presente che le donne avevano vestiti di tessuto pesante abbinati a camicette di impalpabili mussole decorate con ruches o pizzi? Ecco! A questo io mi ispiro! Che meraviglia le tradizioni… Sono una fonte continua di ispirazione per poi reinterpretare il nostro vivere quotidiano.
Come scegliere le posate giuste
Per tornare però alla nostra tavola di Natale in città, che tipo di posate sceglieremo? Anche qui potete spaziare fra diverse opzioni, ma io eviterei assolutamente le posate colorate e opterei senza dubbio per delle posate in acciaio spazzolato (personalmente non amo l’acciaio lucido) o per del metallo argentato magari antico. Oggi in commercio ci sono anche tantissimi servizi di posate in metallo dorato, lucido o spazzolato, in metallo color rame, che in realtà è una particolare coloritura che prende l’acciaio con una specifica cottura. L’effetto è piuttosto bello e certamente un servizio di posate color rame è decisamente originale. Tutte queste posate di cui vi sto parlando hanno il grande pregio di poter essere comodamente lavate in lavastoviglie, quindi sono decisamente pratiche.
Da Natale a Santo Stefano: come risparmiare fatica con le tovaglie in lino antimacchia
Per toccare per un secondo il tema della praticità, certamente la tavola di Natale potrà concedere un po’ più di spazio all’estetica a discapito della praticità, ma in realtà se come me utilizzate le mie tovaglie antimaccchia, vi assicuro che anche il dopo-festa non sarà pesante, basterà pulire bene con una spugna umida la vostra meravigliosa tovaglia e magari prepararsi per riapparecchiare la tavola per Santo Stefano o per la visita di altri amici o parenti! Sapete quante volte negli anni ho parlato con clienti che mi dicevano di aver utilizzato anche 4 o 5 tovaglie diverse durante i pochi giorni del Natale e di trovarsi costrette e portarle al lavasecco con conseguente spesa esorbitante perché troppo delicate per essere lavate in casa o troppo macchiate per essere sicure di riuscire a smacchiarle a dovere. Capisco benissimo che a molte, con il passar del tempo, sia passata la voglia di organizzare il Natale a casa… è proprio così che si finisce per festeggiarlo al ristorante. Ma che peccato rinunciare alla magia e al calore delle feste fatte in casa.
Faccio una piccola digressione, perché so che qui qualcuna obietterà anche che cucinare per tanta gente è pesante. Certo sono d’accordo che se dovete fare tutto voi! Noi in famiglia abbiamo la fortuna di essere in due sorelle, con una mamma e una zia e ben 5 figlie femmine! Così, abbiamo trovato la soluzione di dividerci i compiti, in modo che ciascuno porti un solo piatto, che ovviamente sarà il suo cavallo di battaglia, con il risultato che la fatica sarà davvero limitata e il menu sarà composto dalle specialità di ciascuno, che non vediamo l’ora di mangiare ogni anno. In realtà qualche volta variamo un po’ il menu, ma in famiglia ci sono i tradizionalisti e quindi certe cose come i tortellini in brodo o i bolliti, non mancano mai.
I bicchieri e i piatti da mettere in tavola per il giorno di Natale
Bene, tornando alla nostra tavola, siamo giunti al capitolo bicchieri. Io amo per questa ricorrenza utilizzare un servizio di bicchieri antico sottile come una bolla di sapone e finemente cesellato. Lo tengo come una reliquia e lo tiro fuori solo per le occasioni e vi assicuro che è bellissimo avere un oggetto che si riserva alle grandi occasioni, a me dà un piacere particolare rivederlo ogni anno; ma ho creato tavole per tanti clienti con tanti tipi di bicchieri diversi. Tendenzialmente, essendo una tavola per le feste cercherò bicchieri piuttosto eleganti, ma non necessariamente classici. Oggi ci sono tantissime rivisitazioni di bicchieri in cristallo degli anni 20 o 30 che sono semplicemente splendidi e davvero a buon mercato. Ma ho utilizzato anche modelli ultra minimalisti in vetro sottilissimo ( borosilicato) che stanno molto bene anche abbinati ai piatti più classici. A proposito... e i piatti? Porcellana avorio, meglio che bianca, profilo dorato piuttosto che argento e, se potete, mescolate sevizi antichi anche con delicati decori non troppo squillanti.
Il pranzo di Natale a buffet? Perché no!
Vi faccio una piccola parentesi che penso che riprenderemo in futuro con un tema specifico sulle tavole per le cene a buffet. Mi è capitato che in alcuni anni, a causa di un numero di commensali eccessivi (i fidanzati delle figlie si sa vanno e vengono) non potessi più apparecchiare a tavola per tutta la famiglia. Finché in famiglia c’è stato un certo numero di bambini piccoli, abbiamo optato per apparecchiare per loro una tavola a parte, davanti al camino e seduti su gradi cuscini attorno ad un tavolo basso. Questa è una soluzione che ai bambini è sempre piaciuta, perché dava loro la possibilità di alzarsi e giocare senza essere costretti a tavola per molto tempo. Una volta cresciuti i bambini però, a volte, abbiamo optato per un pranzo di Natale a buffet, con una tavola riccamente imbandita ma con la libertà per ciascuno di accomodarsi in varie zone della casa su tavolini apparecchiati o comodamente seduti sui divani davanti al camino. Vi assicuro che anche questa soluzione di Natale può essere davvero bella, perché al pranzo succede il pomeriggio in una soluzione di continuità di the e infusi, per poi finire a tarda sera con l’immancabile “incursione” ai dolci avanzati accompagnati magari da una tazza di cioccolata calda. Bene, tutto questo discorso per dirvi, che in quelle occasioni, ho optato per il mio meraviglioso, mitico servizio di piatti in melanina! Non immaginate un orrenda plastica multicolor, ma un elegantissima melanina color burro del tutto simile per foggia ed un servizio di porcellana antica, con l’incredibile vantaggio di essere leggerissima ed infrangibile. Fra me, la mia mamma e mia sorella ne abbiamo circa 100 posti! E vi assicuro che in alcune occasioni a parte il Natale, ma per comunioni, cresime, feste varie abbiamo unito tutti i nostri piatti, da far concorrenza ad un catering e con un risultato di gran lunga più elegante e pratico di un piatto in porcellana comune. Finita la festa, tutti in lavastoviglie alla massima temperatura, e via!! pronti bellissimi e lucidi per la prossima occasione.