Letto: altezza, struttura e testata
Una volta che avrete così arredato le pareti, vi basterà concentrarvi sul letto e la camera risulterà più che completa e accogliente. Ma che tipo di altezza del letto scegliere? Anche qui si apre un mondo!
Personalmente, preferisco i letti alti, perché risultano più confortevoli e belli da vedere. Non a caso, questo tipo di letto è sempre la scelta per l’hotellerie di alto livello. Dunque, scegliete un super e, ripeto, SUPER materasso, perché proprio da lui che dipenderà la qualità del vostro sonno.
L’altezza standard dei materassi è intorno ai 20 cm, ma io vi consiglio di testare i materassi a molle incappucciate misti a memory form, alti tra i 30 e 35 cm. In commercio ne trovate di molte durezze e con mille caratteristiche diverse, tutte da provare! Un’esperienza da non perdere è quella che oggi propongono molti marchi, che offrono addirittura brevi soggiorni di qualche ora in stanze create ad hoc per poter dormire e testare personalmente la qualità dei loro prodotti.
Certo, si parla di investimenti abbastanza importanti che possono arrivare fino a molte migliaia di euro. Per farvi un’idea, vi consiglio di dare un’occhiata ai siti di Hastens e di Simmons, anche se ormai quasi tutti i produttori hanno fra i loro modelli i cosiddetti materassi americani. Inoltre, il materasso può essere completato da un stopper: soprattutto nel caso scegliate un materasso di altezza standard, lo stopper potrebbe migliorare sensibilmente il comfort. Per quanto riguarda la struttura del letto, io preferisco i letti contenitori perché offrono il grande vantaggio di nascondere un capiente armadio in uno spazio altrimenti inutilizzato. Ho anche ovviato all’inconveniente dello spazio ridottissimo sotto il letto, che non consentiva una pulizia semplice, chiedendo al tappezziere di montare piedini in faggio di almeno 10 cm di altezza: seguite il mio consiglio e potrete così comodamente passare un’aspirapolvere o un panno antistatico. Amo particolarmente i cassoni contenitori perché non vado matta per gli armadi, men che meno in camera da letto. Ove possibile cerco sempre di ricavarmi una cabina armadio e, magari, anche a questo argomento dedicherò un capitolo a parte Per il resto, penso che la struttura del letto dovrebbe essere semplicissima, liscia, in tessuto sfoderabile e facilmente pulibile. Bandita l'ecopelle: la detesto e ricorda l’idea del “vorrei ma non posso’’. Se volete la pelle meglio prenderla vera, altrimenti niente! Do molta importanza alla testata del letto, che faccio realizzare dal mio tappezziere di fiducia su mio modello, utilizzando i tessuti più vari. Infatti, trovo che la testata conferisca il tono non solo al letto ma all’intera stanza.
Insomma, tendenzialmente non mi piacciono le pareti dietro al letto completamente nude o disadorne. Questo non significa, però, che la testata debba necessariamente essere in legno o in tessuto. Infatti, sono in molti a preferire i letti in ferro battuto un po’ retrò, anche se io non li amo un granché, a meno che non si tratti di un autentico letto d’epoca. Per me la testata in tessuto resta una scelta bellissima e versatile. Ne esistono di moltissimi stili diversi, e si possono vestire con una tale varietà di tessuti e finiture da non risultare mai noiose.
Di recente, ne ho realizzate alcune in tessuto spinato da giacche da uomo, poi rifinite con file di piccole borchie brunite; altre ancora le ho create usando un tessuto di rafia naturale finissima, di grande pregio, che richiama un po’ l’estetica coloniale di fine ‘800; inoltre, quando la parete lo ha consentito, ho più volte realizzato testate in velluto e foderate in carta da parati, tali da inglobare la zona dei comodini. La testata era curvata alle due estremità, creando un elegante effetto paravento. In questi casi, si calcola un ingombro minimo di 290 cm o più. Una valida alternativa, se si desidera rimanere minimalisti, è la creazione di una testata muretto realizzata in cartongesso, che crei una mensola profonda fra i 15 e i 20 centimetri e dall’altezza di circa 120 cm: qui è possibile allocare abat jour e lampade da tavolo, libri e oggettistica, lasciando al di sotto lo spazio per appoggiare tanti soffici cuscini.
Il muretto a testata dovrà sporgere dai due lati del letto e, possibilmente, riempire l’intera parete dietro al letto stesso. Ho adottato questo tipo di soluzione in diversi casi in cui lo spazio ai due lati del letto era talmente stretto che posizionare dei comodini sarebbe stato difficile o sarebbe risultato brutto a vedersi. Una soluzione simile a questa è stata adottata quando ho deciso di posizionare il letto in diagonale su un angolo della stanza. In questo modo, ho ricavato in quello spazio ad angolo dietro al letto una grande mensola a ripiano triangolare, di altezza compresa fra i 190 ei 100 cm. Questa bellissima manovra mi ha permesso di collocare una grande lampada, ma anche tanti oggetti. Al contempo, ho creato così una testata semplice e adatta ad ospitare i numerosi cuscini che, con me, non mancano mai! A volte gli angoli si prestano anche per la creazione di più mensole sovrapposte fino al soffitto, con dimensioni a scalare dalla più grande alla più piccola: una vera libreria tutta da arredare! Poi, all’interno delle mensole è possibile anche inserire un’illuminazione integrata a led e una di intensità variabile, che costituiranno una bellissima base di illuminazione per la stanza. A tal proposito, sul tema dell’illuminazione della camera da letto ho sviluppato un articolo a parte, che trovate a questo link. La mensola testata d’angolo risolve anche un altro problema che si crea quando si mette il letto ad angolo: la mancanza di spazio per i comodini!